Il setting è uno degli aspetti fondanti il lavoro psicologico e clinico, ma spesso il significato di questa parola sfugge ai più.
Per setting s’intende l’insieme di aspetti materiali e mentali che consente allə psicologə e allə pazientə di fondare la relazione terapeutica, diversa da altre tipologie di relazioni, e di orientarsi al suo interno.
Attraverso questa cornice, lə psicologə può osservare e significare le modalità di funzionamento dellə pazientə, costruendo insieme nuove esperienze relazionali trasformative.
è possibile distinguere tra aspetti mentali e materiali del setting
Aspetti mentali:
La struttura teorica, metodologica e tecnica dellə professionistə
La postura relazionale e riflessiva dellə psi
Riservatezza e accoglienza
Aspetti materiali:
Dove si svolge l’incontro: spazio fisico o virtuale e le loro caratteristiche
Quando: durata e frequenza dei colloqui
Chi: setting individuale, familiare, di coppia, di gruppo
Costi e regole del contratto terapeutico
Generalmente questi elementi del setting vengono definiti già nel primo colloquio.
Tuttavia, durante un percorso, il setting può essere violato o attaccato (appuntamenti saltati o non saldati, ecc..). In altri casi, può essere rimodulato e ridefinito: ad esempio diradando la frequenza degli incontri in una fase conclusiva del percorso, o passando a un setting online, per garantirne la continuità nel caso di impossibilità di raggiungere fisicamente lo studio.